• Elezioni: iniziato alla Camera incontro Letta-Calenda

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    È iniziato al gruppo Pd della Camera l’incontro fra il segretario del Pd Enrico Letta e il leader di Azione, Carlo Calenda. Per il Pd partecipano anche le capigruppo di Camera e Senato, Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, e il coordinatore della segreteria, Marco Meloni. Per Più Europa ci sono Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi.

    “Veniamo con spirito costruttivo, non é difficile se c’é la volontà”, ha detto il leader di Azione entrando a Montecitorio.   

    Ieri il leader di Azione lo ha proposto al segretario Pd: “Vediamoci con Più Europa e chiudiamo in un senso o nell’altro”. Letta ha raccolto: “Incontriamoci, ma senza preclusioni, no ai veti e no alle sportellate”. Le condizioni poste da Calenda riguardano i collegi uninominali: per non scoraggiare i suoi elettori,, Azione non vuole come candidati Luigi Di Maio, il segretario di Si Nicola Fratoianni e il coportavoce dei Verdi Andrea Bonelli: “Se la risposta sarà ‘No’ allora, caro Enrico Letta, la responsabilità della rottura sarà interamente tua”, spiega senza giri di parole Carlo Calenda. Il segretario del Pd replica lanciando un appello: “Si proceda, senza veti reciproci, a costruire un’alleanza”, perché “ogni divisione rappresenterebbe un regalo alla destra”. Poi la replica sui candidati bocciati dal leader di Azione: “Questo tema del dare diritto di tribuna alle diverse anime del centrosinistra non è da dileggio o da prenderci in giro”, perché “l’impegno del Pd è costruire alleanze che siano larghe e che ci consentano di essere forti e competitivi: noi vogliamo vincere, non partecipare”. Che poi non è solo un fatto di nomi. “Azione e Più Europa sono stimati al 4,4% in coalizione col Pd – calcola YouTrend – invece al 3,3% fuori dal centrosinistra”. Ma è anche vero che una mancata alleanza costerebbe 16 collegi a centrosinistra e Azione/+Europa.


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