• Il caso Cospito alla Consulta il 18 aprile

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    (di Sandra Fischetti) (ANSA) – ROMA, 08 MAR – La condanna all’ergastolo oppure a
    una pena tra i 21 e i 24 anni: sarà questo l’effetto pratico che
    discenderà dalla pronuncia che la Corte costituzionale si
    accinge a prendere tra poco più di un mese sul caso di Alfredo
    Cospito. L’udienza è stata fissata il 18 aprile , in tempi
    accelerati rispetto al consueto calendario della Corte. Tempi
    sui quali pesa però l’incognita delle condizioni di salute
    dell’anarchico, deciso a proseguire nel rifiuto del cibo, da 140
    giorni.
        “Ha perso ulteriormente peso, da questo punto di vista la
    situazione si sta facendo grave” ha reso noto il medico,
    consulente di parte, Andrea Crosignani, che oggi l’ha visitato
    nel reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo, dove l’anarchico è stato nuovamente trasferito dal carcere di
    Opera il 6 marzo scorso. “E’ lucido e assolutamente determinato
    ad andare avanti con lo sciopero della fame rifiutando il
    potassio ma l’ho informato dei rischi che corre” ha riferito il
    dottore all’avvocato Flavio Rossi Albertini. Una scelta, quella
    di non assumere neppure gli integratori, maturata dopo che la
    Cassazione ha spento ogni speranza sulla revoca del 41 bis.
        Contro quella decisione si è scatenata la protesta degli
    anarchici (per i disordini di sabato scorso a Torino sono salite
    a 47 le persone denunciate) . E ora il Csm si appresta a
    scendere in campo a difesa dei giudici che l’hanno presa e di
    tutti gli altri magistrati che si sono occupati del caso Cospito
    e per questo sono stati destinatari di minacce o oggetto di “denigrazione” e “delegittimazione”: il Comitato di presidenza
    ha dato il via libera all’apertura di una “pratica a tutela” ,in
    Prima Commissione, accogliendo la richiesta del gruppo di
    Magistratura Indipendente che “censura” anche le parole
    pronunciate dai legali di Cospito e dal senatore Luigi Manconi a
    commento della sentenza. (ANSA).
       


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