• Latin Grammy, l’esordio di Pausini alla conduzione

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    (ANSA) – NEW YORK, 18 NOV – Dopo 13 nomination e quattro
    vittorie, Laura Pausini ha condotto ieri la 23esima edizione dei
    Latin Grammy in diretta dalla Michelob Ultra Arena del Mandalay
    Bay Resort di Las Vegas. Scelta direttamente dalla Latin
    Recording Academy assieme a Luis Fonsi, Anitta e Thalia per fare
    da ‘padrona di casa’ dei premi che celebrano l’eccellenza nella
    musica latina nel mondo, Laura è stata la prima artista italiana
    in questo ruolo.
        Popolarissima in America Latina, la cantante di ‘Io Sì’ era
    volata a Las Vegas per i Latin Grammy l’ultima volta nel 2018
    per la nomination del disco ‘Fatti sentire/Hazte sentir’ con cui
    portò in Italia l’ambita statuetta a forma di grammofono. Questa
    edizione dei premi e’ stata per due volte un apripista. Liniker,
    la cui musica aiuta i giovani brasiliani a reagire alla
    discriminazione di genere, e’ stata la prima donna apertamente
    trans a vincere un award. Un altro premio e’ andato a
    un’esordiente quasi centenaria.
        “Oggi è successo qualcosa di storico nella storia del mio
    Paese, è la prima volta che un artista transgender vince un
    Grammy”, ha dichiarato Liniker, scoppiando in lacrime mentre
    riceveva la standing ovation del pubblico. Non e’ stato il solo
    momento ad alta carica emotiva: la platea si e’ ugualmente
    commossa quando Angela Alvarez ha vinto alla pari con Silvana
    Estrada il premio per la rivelazione dell’anno. 120 anni in due:
    Nonna Angela ne ha 95 anni e canta, finora solo per la famiglia,
    da quando era ragazzina. Ha dedicato il premio per il miglior ‘new artist’ del 2022 a Dio e a Cuba – “l’isola che non
    dimentichero’ mai”, ha detto – lasciata dopo la rivoluzione di
    Fidel Castro per trovare rifugio in America dove per anni e’
    stata costretta a lavorare come donna delle pulizie. (ANSA).
       


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