• Le ceneri del latitante Quirico Carta ritrovate in Corsica

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    (ANSA) – SASSARI, 15 MAR – Era scomparso da 15 anni, in fuga
    dopo avere cercato di uccidere a colpi di pistola due compaesani
    in un bar di Buddusò, nel Sassarese. Un duplice tentato omicidio
    per cui era stato condannato a 16 anni di carcere. Quirico
    Carta, 47enne latitante dal 2008, si era rifatto una vita in
    Corsica, sotto falso nome, e in Corsica è morto per un malore
    nel gennaio del 2018.
        La conferma è arrivata in questi giorni con i risultati delle
    analisi del dna sulle sue ceneri, recuperate nel 2021 dai
    carabinieri della Compagnia di Ozieri, dopo lunghe indagini
    portate avanti in collaborazione con gli agenti della Dtpj della
    Police nationale di Ajaccio e sotto il coordinamento della
    Procura di Sassari.
        Gli specialisti del Ris di Cagliari hanno eseguito delle
    comparazioni incrociate tra il dna estrapolato dai resti
    inceneriti e quello dei parenti del ricercato, nonché con il
    profilo che era stato isolato dagli oggetti rinvenuti nell’ovile
    di Pattada dove, nell’aprile 2010, l’uomo, prima di allontanarsi
    poiché braccato dall’Arma, aveva soggiornato per qualche tempo.
        Il risultato delle analisi ha spazzato via qualsiasi dubbio:
    le ceneri sono di Quirico Carta. L’urna era stata sotterrata nel
    giardino della casa di campagna dove il latitante viveva nel sud
    della Corsica, insieme alla compagna francese con cui conviveva
    dal 2013.
        La donna era all’oscuro del passato di Quirico Carta, che lei
    conosceva come Antonio. Così si era presentato il 47enne di
    Buddusò, con tanto di carta d’identità e tessera sanitaria di
    un’altra persona, documenti risultati poi rubati dal Comune di
    Fonni nel 2009.
        Una nuova identità con cui aveva cercato di rifarsi una vita,
    cancellando la sua fedina penale su cui, oltre alla condanna per
    il duplice tentato omicidio, c’era anche un precedente omicidio
    commesso nel 1993, per il quale aveva scontato una lunga
    detenzione. (ANSA).
       


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