• Milano, consigliera Pd: ‘Filmare chi ruba in metro è violenza’

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    (ANSA) – MILANO, 13 MAR – Hanno scatenato la polemica
    politica le parole della consigliera comunale del Pd, Monica
    Romano, sull’abitudine di filmare le persone intente a rubare in
    metropolitana e sui mezzi pubblici e di postare queste azioni su
    canali social seguiti da migliaia di persone. “Quest’abitudine è violenza, ed è molto preoccupante – ha
    scritto la consigliera sulle sue pagine social -. Di violenza e
    di squadrismo ne abbiamo già avuti abbastanza davanti a un liceo
    di Firenze e nelle acque di Cutro. Milanesi, ribelliamoci a
    questa pessima pratica”. Un post che sarebbe riferito alla
    pagina social ‘Milano bella da Dio’ e che ha scatenato le
    polemiche degli utenti social, anche di elettori del Pd, che
    hanno attaccato duramente la consigliera per la sua posizione.
        Mentre il centrodestra ha polemizzato dicendo che il Pd “difende chi delinque – come ha spiegato il capogruppo della
    Lega in Consiglio comunale Alessandro Verri -. Noi invece stiamo
    dalla parte di quei ragazzi che volontariamente offrono quel
    servizio di sicurezza che il Comune di Milano ha sempre negato
    ai Milanesi. Da tempo chiediamo il potenziamento della sicurezza
    sui mezzi pubblici e il contrasto all’illegalità”. Sulla
    polemica è intervenuto anche Rocco Tanica, il musicista di Elio
    e le Storie Tese che su Twitter ha liquidato senza mezzi termini
    l’uscita della consigliera Romano.
        A difendere Monica Romano è invece il gruppo consiliare del
    Pd al Comune che in una nota ha espresso la sua “piena
    solidarietà alla collega bersaglio di una campagna di odio nata
    da un suo post in cui si limitava a chiedere che le autrici di
    borseggi non fossero messe alla pubblica gogna. Un richiamo
    giusto che nulla toglie alla determinazione nel perseguire i
    reati ma che pone l’attenzione su modalità comunicative
    pericolose – conclude la nota del Pd – che possono generare
    altra violenza e senso di insicurezza promuovendo l’idea di una
    situazione incontrollata e di una giustizia fai da te”. (ANSA).
       


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