
Il Movimento 5 stelle sta preparando la bozza di risoluzione in vista delle comunicazioni del premier Draghi in Aula del prossimo 21 giugno e l’orientamento del partito di Giuseppe Conte sembra non prevedere modifiche rispetto a quanto annunciato: il M5s si oppone all’invio di armi. Una presa di posizione che va nella direzione opposta rispetto a quella del governo, del quale il partito è parte nell’ampia maggioranza di Mario Draghi.
“L’Italia, in base a quanto disposto dall’art. 2-bis del decreto legge 25 febbraio 2022 n. 14 convertito con modificazioni dalla legge 5 aprile 2022 n. 28 recante ‘Disposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina’, ha già emanato 3 decreti ministeriali (Decreto 2 marzo 2022, Decreto 22 aprile 2022 e Decreto 10 maggio 2022) che hanno previsto l’invio di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari; il supporto fornito in questi mesi dall’Unione Europea all’Ucraina da un punto di vista economico e finanziario, nell’accoglienza dei profughi e nonché nel sostegno alla capacità ucraina di difesa, dovrà essere accompagnato da un rafforzamento dell’azione diplomatica vista l’urgenza che il perdurare del conflitto impone“, si legge nella bozza.
I partiti che sostengono il governo Draghi lavorano alla risoluzione da votare martedì dopo le comunicazioni del premier sul Consiglio Ue. La maggioranza ha concordato per ora su 5 dei 6 contenuti da inserire nel testo rimandando l’ultimo a una riunione prevista per lunedì. Il punto sul quale non esiste accordo è proprio quello dell’invio di armi all’Ucraina. E questo punto, per il Movimento 5 stelle, pare irremovibile. Si impegna il governo a “non procedere, stante l’attuale quadro bellico in atto, ad ulteriori invii di armamenti che metterebbero a serio rischio una de-escalation del conflitto pregiudicandone una soluzione diplomatica“, si legge ancora nella bozza di risoluzione del M5s.
Una bozza che, però, sembra non convincere nemmeno gli stessi pentastellati. “Stiamo lavorando a una risoluzione di maggioranza, sono in corso riunioni tra capigruppo, presidenti delle commissioni Politiche Ue di Camera e Senato con il sottosegretario Amendola sulla risoluzione di maggioranza. Il punto Ucraina sarà inserito lunedì“, ha dichiarato all’Adnkronos la capogruppo M5S al Senato, Mariolina Castellone. “Forse è uno dei tanti documenti circolati nei giorni scorsi che potevano essere punti di partenza, ma non è quella la risoluzione a cui stiamo lavorando“, ha rimarcato l’esponente del Movimento 5 stelle.
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