Genitori e rugbisti in erba fanno festa insieme al Campo di Rivabella nel primo giorno in cui lo sport si ritrova in campo senza mascherina.
Per la Festa del Rugby di base, quello con protagonisti sono i bambini e i ragazzini, RiminiRugby aveva fatto spesa per una bella grigliata di benvenuto ma non si aspettava tanto successo: domenica 1 maggio c’erano oltre 200 persone in campo, a Rivabella, fra i quali 90 bambine e bambini dai 6 agli 11 anni, tutti desiderosi di giocare a rugby nella prima giornata senza l’obbligo di mascherina.
Il Rugby di base è calibrato sulle caratteristiche motorie dei più giovani, che va dal gioco-sport per i più piccoli della Under-5 per salire agli Under-7, Under-9 e Under-11. Gli Under partecipano a tornei riservati, che hanno regole definite dalla Federazione Italiana Rugby ma semplificate per le loro esigenze. Bambini e bambine giocano insieme, si gioca solo con quelli della propria “taglia” e non esistono classifiche: l’obiettivo è giocare insieme, divertirsi e fare squadra.
Gioco, valori, rispetto, socialità in un contesto disciplinato ma allegro, dove nessuno resta indietro e tutti provano i diversi ruoli – e naturalmente il Terzo tempo, cioè il momento più conviviale e di scambio – sono attrattive sia per i giovanissimi che per i genitori.
“Troppo a lungo bambini e ragazzini si sono adeguati a limitazioni pesanti per la loro voglia di vivere, giocare e stare insieme – dice Andrea Bugli, neo presidente della società – l’entusiasmo con il quale hanno partecipato alla festa dimostra che RiminiRugby sta attirando sempre più famiglie a provare lo sport della palla ovale che a Rimini abbiamo la fortuna di poter giocare negli spazi rinnovati, sicuri e accoglienti del campo di Rivabella”.
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