La Cgil anche in Romagna dice no alla campagna – definita “discriminatoria” – dell’associazione Pro Vita e Famiglia #stopgender. E ai suoi slogan “Basta confondere l’identità sessuale dei bambini”. E richiede la rimozione di tutti i manifesti sparsi nelle città. Le Camere del Lavoro della Romagna valutano inoltre la possibilità di presentare un esposto alle rispettive Procure.
