L’occupazione nel Riminese è in forte crescita, con un’aspettativa di 7.420 nuove assunzioni a maggio (+36% rispetto ad aprile, che aveva già evidenziato un +42% su marzo) e un aumento di 1.220 unità rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Tuttavia, gli imprenditori stanno incontrando difficoltà a trovare tutte le figure professionali necessarie, con un deficit di 3.042 unità (il 41% delle assunzioni previste). Inoltre, la tendenza alla precarizzazione del lavoro sta diventando sempre più evidente, con l’incidenza dei contratti a tempo determinato che raggiunge l’85% del totale (+2% rispetto al mese precedente).
Secondo il bollettino mensile “Excelsior informa” realizzato da Unioncamere, Anpal e dalle Camere di commercio italiane, il settore dei servizi rappresenta il 90% delle entrate previste (+2%), che comprende commercio, alloggio e ristorazione, servizi alle imprese e alle persone. Inoltre, l’80% delle nuove assunzioni previste riguardano imprese con meno di 50 dipendenti (-2%). A maggio, il 28% delle assunzioni previste riguarderà giovani con meno di 30 anni, mentre il 15% sarà di personale immigrato (-3%).
Il 65% delle assunzioni richiede esperienza professionale specifica, ma il 41% delle imprese prevede difficoltà nel trovare i profili desiderati. Le difficoltà nel reperire personale riguardano principalmente le categorie di dirigenti, impiegati e operai, con la mancanza di candidati rispettivamente per il 28%, 26% e 32% delle previsioni di assunzione. Le professioni più colpite dalla mancanza di candidati sono gli operai specializzati delle lavorazioni alimentari (65%), i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai e montatori di carpenteria metallica (57%), gli specialisti nelle scienze della vita (55%), i tecnici della salute (53%), le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (52%) e gli addetti agli sportelli e ai movimenti di denaro (39%).