Un’organizzazione criminale è stata smantellata grazie ad un controllo stradale a Rimini, dando il via all’inchiesta “Never dream”. L’organizzazione, guidata da un calabrese di Vibo Valentia, aveva utilizzato 36 società italiane e due imprese lituane per emettere fatture false per un totale di 20 milioni di euro, al fine di evadere le tasse e riciclare denaro sporco tra il 2016 e il 2018. L’Arma dei Carabinieri è stata invitata a investigare dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli su un’imprenditrice riminese, che è stata trovata alla guida di un’auto intestata ad un camorrista deceduto ai piedi del Vesuvio. La donna si è poi rivelata essere la compagna del calabrese, che ufficialmente risultava essere un dipendente e autista, ma che secondo le indagini era il cervello dietro l’operazione di evasione fiscale. Giovedì scorso il soggetto è stato processato assieme ad altri complici accusati di associazione per delinquere finalizzata all’evasione fiscale, truffa e riciclaggio. Le società utilizzate dall’organizzazione erano gestite sulla carta dalla fidanzata dell’uomo e altri prestanome e utilizzavano fatture false per creare crediti fiscali fittizi. Oltre all’evasione fiscale è stato accusato anche di usura ed estorsione.